Le ultime elezioni di Scalea sono state osservate dal loro interno. E gli investigatori osservavano e registravano ogni passaggio elettorale, ogni componente delle liste, ma anche i loro procacciatori di voti.
A leggere qualcosa degli atti processuali ,come appare sulla stampa, c’è da rimanere stupefatti per la evidente commissione tra ‘ndrangheta e politica!
Ed è così che si legge che :
-“In data 24.03.2010, quattro giorni prima dell’inizio delle votazioni, presso l’abitazione di Maurizio Ciancio, consigliere uscente e candidato della lista Basile, giungeva una telefonata anonima con la quale ignoti minacciavano la moglie perché facesse desistere il marito dalla competizione elettorale”.
-“Durante la notte del 26.03.2010 l’autovettura del candidato a sindaco Alessandro Bergamo veniva attinta da 4 colpi di pistola, verosimilmente un revolver. Al momento del danneggiamento a colpi d’arma da fuoco dell’autovettura di Alessandro Bergamo, risultava sottoposta ad intercettazione l’utenza cellulare in uso a Luigi De Luca per cui emergeva che Alessandro Bergamo, profondamente intimorito, intendeva ritirare la propria lista o, comunque, non tenere il comizio conclusivo della campagna elettorale previsto per la sera. Luigi De Luca lo incontrava e tentava di farlo desistere dall’intento, anche con l’intervento di Vincenzo Cesareo ”
-“ Sempre il 26.03.2010, Nicola Nisi, marito di Angela Riccetti, candidata a consigliere comunale nella lista Basile, denunciava di aver ricevuto presso la propria abitazione una missiva indirizzata alla moglie, riportante quale mittente “Unione per Scalea Libera” ed il timbro del centro di smistamento di Lamezia Terme del 23.03.2010, contenente un foglio con il seguente messaggio dattiloscritto: “Questo è un avvertimento lascia prima possibile la politica, non fa per te diversamente tuo figlio sarà vittima di un incidente??????? Per causa della tua sete di potere, augurati di non vincere le elezioni”.
-“Il 29.03.2010, secondo giorno delle votazioni, ignoti squarciavano la ruota anteriore destra dell’autovettura Fiat Punto di proprietà di Antonio Maiuro, appartenente allo staff “Scalea Libera” con candidato a sindaco Alessandro Bergamo. Maiuro aveva applicato il simbolo della lista sul parabrezza e sul lunotto dell’autovettura”
-“Dopo le votazioni, nella notte del 06.04.2010, ignoti davano alle fiamme l’autovettura di Luca Stabilito, sostenitore del candidato a sindaco Alessandro Bergamo che aveva coadiuvato durante l’intera campagna elettorale. Sul luogo veniva rinvenuta una bottiglia contenente liquido infiammabile”.
E poi tanti incontri, tra cui:
- in data 18.03.2010 un incontro tra Pietro Valente, Mario Stummo Mario e Pasquale Basile;
- in data 21.03.2010 un incontro tra Pietro Valente e Mario Russo;
- in data 27.03.2010 un incontro tra Mario Russo, Mario Stummo, Pietro Valente, Mario Nocito e Pasquale Basile.
Ed a nulla servirono gli avvertimenti dell’avvocato Nocito” state attenti ai telefoni”
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Alto Tirreno